La pianificazione finanziaria è un’attività aziendale ancora molto poco praticata e oggi integrata solo nei processi gestionali e gestori delle imprese di maggiori dimensioni o struttura.
L’accesso al credito da parte delle imprese minori, che è quasi esclusivamente quello bancario, avviene con aspettative sovente disattese a causa della differente percezione della propria immagine creditizia rispetto al merito attribuito dal mondo finanziario.
Capita spesso che l’imprenditore viene a conoscenza di pregiudiziali solo quando la banca avvia le azioni sui rapporti contrattuali esistenti con il fine di ridurre il suo rischio. A quel punto, però, si è innescato un processo molto pericoloso, dilagante e difficilmente arrestabile in grado di distruggere la tesoreria aziendale e qualche volta l’azienda stessa.
Allora per non perdere di vista la trama di rapporti e di interconnessioni attive nel sistema bancario e mantenerli costantemente monitorati l’impresa può ottenere a mezzo PEC la propria centrale dei rischi da Banca d’Italia tramite un modello, reperibile all’indirizzo: https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/accesso-cr/index.html.
Tramite questo documento è possibile avere notizia – per ogni banca – dell’esposizione, degli affidamenti concessi, delle garanzie attive e passive assunte e delle eventuali pregiudiziali dovuti ad una cattiva gestione dei rapporti.
La centrale dei rischi può essere chiesta per tutti gli anni a partire dal 1995 ed eventualmente, con motivazione, dal 1989. La Banca d’Italia risponde, normalmente, in una settimana tramite posta elettronica.
La centrale dei rischi (CR) è molto importante perché può fornire in anticipo delle informazioni quanto mai importanti per evitare di approcciare il sistema bancario in maniera sbagliata e con ciò precludersi la possibilità di ottenere le risorse liquide necessarie per lo sviluppo dei propri piani strategici.